Genitori elicottero: quando i genitori sono iperprotettivi

Genitori elicottero: quando i genitori sono iperprotettivi

A qualcuno di noi sarà capitato di avere genitori troppo protettivi, o conoscere chi fa parte di una famiglia iperprotettiva. Il comportamento iperprotettivo di alcuni genitori, anche se agito in buona fede, rischia di penalizzare i figli che ne possono avvertire le conseguenze anche in età adulta. 

Certo, essere genitori non è una strada sempre così semplice da percorrere e, alcuni, possono farsi sopraffare in modo così intenso dalle preoccupazioni, da diventare “genitori elicottero” o  helicopter parents, espressione con cui si indica il comportamento di genitori iperprotettivi in psicologia.

Ma cosa vuol dire genitori elicottero? Quali conseguenze psicologiche possono vivere i figli di genitori iperprotettivi? Prima di addentrarci nel tema dei genitori elicottero e del fenomeno genitoriale dell’iperapprensione, facciamo un brevissimo cenno sulle paure dei genitori.

bambini iperprotetti da genitori ansiosi
Kamaji Ogino – Pexels

Chi è il genitore elicottero

Il significato di genitore elicottero deriva da un modo di dire inglese utilizzato per la prima volta nel libro Parenting with Love and Logic: Teaching Children Responsibility, che contiene suggerimenti di vario genere perché i genitori siano in grado di responsabilizzare i propri figli senza esercitare l’helicopter parenting, ovvero non comportarsi come genitori opprimenti e possessivi.

Lo stile genitoriale iperprotettivo può essere riconosciuto per la presenza di una costante richiesta di informazioni sulla vita quotidiana e scolastica, unita a continue intromissioni che consistono in interventi diretti per risolvere i problemi dei figli, limitandone l’autonomia personale. 

In maniera simile allo stile autoritario, quello iperprotettivo può portare i figli a sentire di dover rispettare delle regole molto rigide, sotto lo stretto controllo dei genitori. Tra gli esempi di comportamento di genitori iperprotettivi citiamo i più comuni, quali:

  • esaudire ogni capriccio del bambino pur di non vederlo frustrato e sentirlo piangere
  • fare al suo posto attività che potrebbero essere svolte in autonomia dal bambino (come allacciarsi le scarpe o vestirsi)
  • limitare le attività per paura che possa farsi male 
  • parlare o agire al suo posto se il bambino è in difficoltà nella relazione con un estraneo (esempio classico di quando i genitori si sostituiscono ai figli)
  • intervenire spesso nelle decisioni di insegnanti e allenatori.

Un livello ancora più intenso di iperprotettività dei genitori si riscontra poi nel “genitore spazzaneve” che, come uno spazzaneve appunto, elimina qualsiasi difficoltà o ostacolo che si presenta nel percorso di vita del bambino.

Non è raro aver sentito storie di genitori troppo protettivi in situazioni come quelle elencate sopra. Ma come crescono i bambini con genitori iperprotettivi? Che conseguenze hanno le preoccupazioni dei genitori sui figli? Come evitare di diventare genitori elicottero e spazzaneve?

Genitore elicottero: conseguenze di un comportamento iperprotettivo

Come principali figure di attaccamento, i genitori possono influenzare la crescita emotiva del proprio figlio che imparerà così a interpretare il mondo circostante e instaurare relazioni.

Uno stile iperprotettivo potrebbe avere importanti ripercussioni sull’immagine di sé, portando il bambino a rappresentarsi come individuo bisognoso dell’Altro, incompetente e incapace di cavarsela da solo. 

Bassa autostima,  disturbi d’ansia e depressione, dipendenza affettiva sono solo alcune delle conseguenze che questo stile genitoriale può comportare.

Secondo uno studio del 2017 studenti universitari con genitori ipercontrollanti hanno riportato livelli più elevati di ansia e depressione e livelli inferiori di autoefficacia, con conseguenze negative sui risultati accademici, come evidenziato dalla media dei voti e dall’adattamento sociale. 

Un papà o una mamma elicottero vivono infatti preoccupazioni che spesso diventano paure per i propri figli, perché esistono dei processi specifici che facilitano la trasmissione delle paure. Vediamoli meglio in dettaglio. 

La trasmissione delle informazioni

Le azioni di trasmissione di informazioni negative circa un determinato stimolo che vengono trasmesse dal genitore al bambino, creano una sorta di “credenza negativa” che porta il figlio a temere l’oggetto considerato. 

Il bambino quindi, di fronte ai racconti negativi che vengono espressi da un adulto significativo, tenderà a vivere un’emozione di paura di fronte a quei contenuti presentati in modo spaventoso.

La paura dei genitori 

Le espressioni di paura dei genitori verso uno stimolo, facilitano l’emergere di una risposta di paura verso il medesimo oggetto da parte dei propri figli . Quindi il figlio, vedendo il genitore spaventato da un certo oggetto, tenderà a sperimentare lo stesso stato emotivo e a replicare lo stesso comportamento, infatti genitori e figli esibiscono livelli di paura molto simili .

La gestione dei conflitti in famiglia

Il contesto familiare influenza le paure dei bambini in base alla qualità della relazione tra i genitori e alla qualità delle relazioni familiari. In particolare, la qualità del rapporto tra i genitori influenza quello tra genitore e bambino nel momento in cui la coppia è assorbita in un conflitto. 

In questa situazione i genitori potrebbero essere meno capaci di soddisfare in modo adeguato i bisogni del bambino, per esempio quando si innescano dinamiche di triangolazione familiare, in cui al bambino vengono chieste continue prove di lealtà da un genitore contro l’altro. 

Essere genitori troppo protettivi può portare conseguenze ai figli anche a lungo termine creando problemi in famiglia che si mantengono nel tempo come un conflitto genitori- figli adulti. 

genitori elicottero psicologia
August De Richelieu – Pexels

Come migliorare il proprio stile genitoriale limitando i comportamenti opprimenti, troppo possessivi e invadenti?

Come abbiamo visto, tra le conseguenze del comportamento di un padre o una madre  iperprotettiva c’è la trasmissione delle paure. Per evitare che i figli acquisiscano le stesse paure dei genitori, è importante che essi siano disponibili ad ascoltare le paure dei propri figli e che li aiutino a esprimere i propri timori . 

È importante che il genitore garantisca protezione di fronte a uno stimolo spaventante per il bambino, e che riesca ad aiutarlo ad affrontare le paure in modo diretto, ideando soluzioni creative di intervento . 

Per aiutare i propri figli è importante partire dal benessere personale dei genitori: è fondamentale elaborare le proprie preoccupazioni per fungere da guida ai bambini, prendere in carico i loro timori e insegnare loro come gestirli. 

Nel momento in cui le preoccupazioni per i propri figli diventano difficili da gestire, può essere importante chiedere l’aiuto di un professionista della salute mentale per capire in che modo poter elaborare queste paure. 

Per intervenire sulle dinamiche delle famiglie iperprotettive, può essere utilizzata la terapia strategica, come suggerisce il saggio Modelli di famiglia. Conoscere e risolvere i problemi tra genitori e figli, G. Nardone, Ponte alle Grazie, oppure la terapia familiare.

Affidarsi a un terapeuta esperto, permetterà di ricevere il sostegno di cui il genitore iperprotettivo, ma anche i figli di genitori elicottero, possono avere più bisogno, individuando l’approccio più efficace per intervenire sul caso specifico.

11 commenti

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